walk e i suoi 50

walk, la dimostrazione vivente che la maturità non va di pari passo con l’ età.

7 Risposte a “walk e i suoi 50”

  1. È finita un epoca e un’esperienza interessante sul forum al quale si riferiscono i commenti oggetto di questo blog.
    Come ho scritto nel mio ultimo post di ieri, si sono esaurite le ragioni per continuare un rapporto di interscambio che di fatto è pressoché inesistente, vuoi per ragioni puramente di differenze cognitive che per l’emotività che impedisce ai più di ricevere le altrui opinioni come informazioni utili ad un’osservazione diversa di molti dei fenomeni comportamentali umani.
    In realtà si percepisce che un forum viene “usato” da molti per cercare un’identità “altra” che evidentemente non hanno nella realtà.
    È interessante osservare tipologie umane che dissimulando comportamenti empatici in realtà cercano di trarne un “beneficio” personale d’immagine non corrispondente a quello reale, che emerge durante momenti di particolare intensità emotiva, come succede durante le inevitabili polemiche legate a principi ritenuti “vitali” per la propria identità appunto.
    Oltre a ciò sono altrettanto evidenti comportamenti di antagonismo pregiudiziale, sintomo di insicurezze del proprio IO che vedono confermate nel confronto con l’altro.
    In oltre quattro anni sono stati pochi i momenti di reale e costruttivo confronto, facendo emergere invece alcune rendite di posizione come quella di Rossana, che alimentava un sottobosco di sodali grazie ad una straordinaria capacità di rendersi credibile tramite una prosa rassicurante e artatamente empatica in grado di impressionare favorevolmente molte delle anime in pena che si affacciavano sul forum in cerca di conforto o risposte ai problemi della vita.
    Credo che questa singola figura rappresenti al meglio il peggio di quello che si possa incontrare in questi “nuovi” luoghi di “socializzazione”. Il virtuale, a differenza del “reale”, consente di “disegnarsi” un ruolo e trasmettere un immagine “esterna” di sè che non necessariamente corrisponde al vero soggetto che si cela dietro il nickname col quale si presentano.
    Questo umanità surrogata, essendo priva di una reale interazione “fisica” in grado di confermare la “sensazione” trasmessa dalle sole parole scritte, crea degli equivoci nella valutazione non diversa dalla persuasione occulta di natura pubblicitaria. È come voler vendere un prodotto di consumo giocando sulla persuasività di quanto viene detto, che viene “modulato” ideologicamente di volta in volta secondo il “cliente”. Se nel mondo dei consumi l’obiettivo di quella persuasività è il profitto che proverrà dalla vendita del prodotto, nell’altro caso è l’acquisizione di un “credito” nei confronti di quella parte di pubblico meno attento alla coerenza ideologica quanto più alla fascinazione del messaggio e di quanto questo “accarezzi” le personali aspettative di essere “compresi”.
    Personalmente trovo deleteri questi comportamenti surrettizi, a prescindere che si rivelino semplici “pezze calde” apparentemente innocue, in quanto quasi mai riescono a dare una reale risposta a chi ha posto la domanda, il quale sentendosi “empaticamente” compreso raramente se la sentirà di muovere critiche a chi in realtà gli sta dicendo cose che sa già, ma con l’intento subdolo di trarne solo un beneficio personale.
    È suppergiù come vendere merce inesistente via web, o peggio come certe televendite dove offrono gioielli apparentemente costosissimi a prezzi da affare.
    Io credo che un giorno una branca della sociologia studierà questa fenomenologia di interazione umana che le nuove tecnologie consentono più facilmente che nella vita reale.
    La cosa tragica è che in questo caso, sia l’imbonitore (…trice) che l’imbonito non cambiano di una virgola la loro reale condizione, e paradossalmente il primo alla lunga è quelli che ci rimetterà di più. Quel guadagno che crede di aver acquisito tramite certi artifici non può “spenderlo” altro che nel “virtuale” cioè nella NON REALTÀ. Basterà un blackout o un virus informatico e tornerà ad essere nulla.

  2. Golem, quando quattro anni fa mi ero affacciata al forum “lettere al direttore” per la prima volta, ero rimasta impressionata dalle critiche feroci che avevo ricevuto. Stavo vivendo un momento esistenziale particolarmente difficile, sia da un punto di vista pratico che umano. Così un forum mi era sembrato l’ occasione giusta per “aprirmi”, senza sovrastrutture e senza preoccuparmi dell’ “immagine” che avrei potuto dare all’ esterno. In seguito ho compreso il perchè di tanto astio nei miei riguardi da parte di alcuni frequentatori ( allora ) abituali: io andavo a scombussolare certi equilibri che si erano precedentemente creati lì dentro, basati sull’ apparire in un certo modo più che sull’ ESSERE. Credo che tutti i problemi comunicativi, sia nella realtà fisica che nel cyberspazio, nascano da questo. Il voler essere “accettati” a tutti i costi, il volersi sentire a tutti i costi “parte della community”. E’ l’ errore di fondo che tutti fanno, anche se non se ne accorgono, e questo va a discapito dell’ OBIETTIVITA’ e del ragionamento logico. Noi eravamo “odiati” perchè “obbligavamo” l’ interlocutore a pensare, a riflettere. Cioè a fare qualcosa cui non era abituato, o a cui probabilmente non è avvezzo, e la cui cosa gli procurava, credo, un fortissimo disagio. Ecco perchè forse qualcuno ha chiesto a gran voce in sede privata la nostra estromissione dal forum, con motivazioni decisamente puerili, tra l’ altro ( camy e Sospeso che sostengono il mio uso di plurinick è solo uno dei tanti esempi di come si cerchi di gettare discredito sull’ “avvesario” quando questi – con i suoi argomenti – appare troppo “forte” ). Il problema di gente come Rossana, come Markus e come Suzanne non è solo una banale questione di moralismo e di avallo di stereotipi ( come nel caso di Kid, di Sospeso-rdf, di Pax, di Andrea T.O., di camy, Valinda, ecc.. ) ma è una dinamica ben più complessa e sfaccettata che potremmo configurare in un disagio emotivo dato da una disconnessione tra la propria età anagrafica e il proprio bagaglio di esperienze di vita e di livello di sensibilità e di comprensione, e di conseguenza una disconnessione tra livello anagrafico e maturità emotiva. Da qui, la loro ostinazione nel voler imporre a tutti i costi le proprie tesi e l’ accanimento nel contrastare ( anche con toni molto duri o scadendo nel personale ) chi non asseconda le loro argomentazioni. Più semplicemente potremmo dire che è un fattore di egocentrismo, ma l’ egocentrismo ha quasi sempre a che vedere con questi due elementi: immaturità e dipendenza ( fisica o psicologica ) da qualcosa. La “droga” in questo caso sono le illusioni e i mondi ideali che queste donne si creano per “sopravvivere” e rielaborare a proprio “uso e consumo” una realtà che altrimenti sarebbe troppo difficile da digerire PER QUELLA CHE E’. Ma riconoscere ciò che abbiamo vissuto per quello che era e non per quello che avremmo voluto che fosse, è un passo decisivo per giungere a quell’ evoluzione interiore che permette poi un dialogo sereno con chiunque e su qualsivoglia argomento. Mi rendo sempre più conto, anche osservando la realtà quotidiana che mi circonda, che sono pochissime le persone che hanno compiuto questo step. Ed è questa la ragione per cui è così difficile DIALOGARE DAVVERO con la gente, mettendo cioè da parte il fattore emotivo.

  3. “J.J Bad – 5 luglio 2017 10:42
    Ho notato che ha smesso di postare, mr. prezzemolino.
    E’ tangibile il miglioramento del forum infatti, di conseguenza. Almeno non ti viene a noia…”

    Ecco, questo è il commento di una delle “teste” tipiche del forum. Un campione di ovvietà e luoghi comuni che ovvuamente si sente a suo agio quando trova “tubi digerenti” del suo livello.
    È sufficiente leggere il suo intervento sul significato del termine amore per capire il livello di “originalità” che un elemento del genere può apportare ad un dialogo.
    È tangibile il miglioramento del forum sostiene. Basta questa dichiarazione per immaginarsi cosa si potrà cavare da certe “rape”.
    Buon divertimento ai partecipanti. Io ora guardo lo zoo dalla parte dei visitatori.

  4. Ciò che mi incuriosisce è la ragione per cui occorra “denigrare” gli utenti di LaD, se esprimono l’opinione che Golem, Maria Grazie, Metatron ecc. davano “fastidio”.
    Loro esprimono quello che pensano. Nella ipotesi (per assurdo) in cui Golem fosse un vero genio, Maria Grazia una persona nobile e distinta e Metatron un simpatico amico del cuore, se gli utenti di LaD non apprezzano queste qualità, perché invece DOVREBBERO FARLO forzatamente ? Anche se fossero tutti delle capre, perché dovrebbero desiderare di stare vicino a chi tutto il giorno li insulta ?

    Non si capisce perché in questo BLOG oltre a criticare un altro sito web (che a mio avviso potrebbe anche rappresentare l’espressione di una opinione legittima) , proprio risulta strano che vengano attaccati uno ad uno gli utenti di quel sito, diffamandoli e accusandoli di NON AVER VOLUTO la grandezza di un essere come Golem, o la sincera espressione caustica di una come Maria Grazia.

    Ma erano obbligati a farlo ? Altrimenti vanno puniti con la diffamazione ? E’ questo il modo in cui viene intesa la libertà su questo blog “controcorrente”?

  5. Attimo Ogi, la tua libertà finisce dove inizia la mia.. E non mi riferisco solo a te ma il mio è un discorso generalizzato. Gli amministratori di Lad sono liberi di censurarmi, i suoi utenti sono liberi di criticarmi – anzi diciamo pure DIFFAMARMI ( peraltro i partecipanti di Lad a cui risultavo indigesta erano solo una ridotta cricca, ma si vede che tanto è bastato per convincere i moderatori ad estromettermi ) ma allo stesso modo io sono libera di aprirmi un mio spazio nel quale contesto tutto questo. Si chiama “democrazia”, una cosa che – se davvero applicata – va quasi sempre di pari passo con la LIBERA INFORMAZIONE. Che è poi lo scopo principe che questo sito intende perseguire, anche a dispetto dei guadagni economici.
    Tu non puoi sapere se Golem sia o non sia un genio nella vita, se io sono o non sono una “nobildonna”, o se Metatron sia o non sia in buonafede. Perchè NON CI CONOSCI e non puoi avallare alcuna affermazione certa che riguardi la nostra persona e il nostro modo di vivere. Perciò stai nei ranghi, limitati a esprimere le tue opinioni e non ti allargare, please!

  6. Ogi, non capisco perché non ti presenti col tuo vero nick laddiano. O forse lo capisco.
    Certo che gli utenti di cui parli possono esprimere le loro idee sui tre di cui accenni, ma gli stessi, ma dovrebbe valere anche il contrario no? Invece MG ê bannata, Metatron è bannata e Golem altrettanto, fino a quando si è stancato.
    Lì nessuno vuole o può fare il professore, ma se porta argomenti che non tutti masticano o conoscono le reazioni possono essere due se non sono condivisibili: contestare con argomenti adeguati oppure tacere.
    Se un fesso qualunque dopo che ho scritto per mesi su un certo argomento, portato prove e fonti documentali per avvalorare una certa tesi, se ne viene fuori a dire che ê solo “acqua calda” ma non mi dimostra perché, potrà convincere i tipi come te, ma non una persona normalmente intelligente, perché non c’è bisogno di sottolineare che il sottoscritto avesse anche scritto delle cazzate, non sarà una replica come quella che ho citato che potrà dimostrarlo, understand? Certo farà gruppo con i complessati come te o il “termoidraulico” di cui sopra, ma non con chi ha un minimo di cognizioni.

    Ripeto, se non avete argomenti, tacete, almeno lascerete il dubbio di essere quello che poi dimostrate di essere aprendola quella bocca.
    Sempre più ciavo.

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