Lo strano caso delle “ragazze 6”

Chi sono le cosiddette “ragazze 6”? Sono quelle ragazze e donne che, in una scala estetica tipica degli ambienti “redpill”, cioè una scala che va dal 3 al 9 come punteggio di valutazione ( l’ uno, il due e il dieci sono a quanto pare valori che in questa scala non esistono ) si collocano sul 6-6 1/2, quindi in una posizione intermedia.

Questo significa che sono ragazze che, almeno rispetto a certi standard, non possono essere considerate brutte ma non vengono nemmeno considerate belle, cioè ragazze per cui tendenzialmente gli uomini perdono la testa.

La cosiddetta “ragazza 6” è vista più che altro come “l’ amica di sempre”, la classica tipa rassicurante della porta accanto, che magari non occupa i tuoi sogni erotici proibiti ma la cui compagnia trovi piacevole, e con cui – stando a quello che dicono questi uomini – ti intrattieni volentieri anche a livello amoroso e sessuale, “in mancanza d’ altro”. La ragazza 6 nell’ universo maschile rappresenta quindi la seconda scelta ( la prima scelta è quella che vuole le ragazze e donne dal 7 in su. Dal 9 in su è roba da dei dell’ Olimpo ).

Allo stesso tempo questi “redpillati” affermano che la vita di una donna esteticamente sul 6, è infinitamente più facile, addirittura sfavillante, rispetto a un loro corrispondente al maschile. Beh, da donna sul 6 e mezzo quale sono, vi posso assicurare che non è affatto così. Ci sono sicuramente aspetti per i quali le donne sono più “favorite” rispetto ai maschi, ma a mio avviso sono elementi di ben poco conto ( come ad esempio la possibilità di ottenere un certo numero di approcci sessuali ) e che non incidono in maniera significativa sul miglioramento della qualità della vita.

Bisogna anche dire che ai tempi in cui ero una ragazza io ( parliamo degli anni 90 e dei primi 2000 ) le cose per noi donne non erano facili come adesso, non c’era tutta questa tecnologia a darci una mano nell’ affermare noi stesse in campo professionale e nelle relazioni, quindi noi ragazze 6 dell’ era pre-internet non abbiamo avuto le stesse possibilità delle ragazze 6 di oggi, che indubbiamente rispetto a noi hanno la strada più “spianata” e sono meno disprezzate dal genere maschile di quanto lo fossimo state noi ( che venivamo puntualmente rifiutate dai ragazzi di cui ci innamoravamo perché ci ritenevano non alla loro altezza ). Questo perché, come ormai è ben noto, i social e le app di dating favoriscono soprattutto il genere femminile, anche solo per una banale questione di maggior interesse maschile per le conquiste sessuali.

Tutto ciò però non significa che una ragazza 6 oggi viva in GOD MODE, come affermano i redpillati nei loro spazi di discussione.

Se è vero che da una parte l’ attuale uso massiccio della tecnologia e dei social offre a tutte le donne un’ ampia gamma di possibilità che prima ci erano precluse per questioni “logistiche”, è anche vero però che farsi strada in questo mare magnum virtuale è tutt’ altro che semplice, se parliamo di raggiungimento di obiettivi concreti e non del like o del consueto mp del morto di figa di turno ( non me ne vogliano i morti di figa ). Un obiettivo concreto potrebbe essere, tanto per dirne una, guadagnare con Instagram.  E parliamoci chiaro, chi guadagna DAVVERO con questi sistemi sono sempre e solo le belle e le bellissime. La stessa cosa vale per siti come ONLY FANS e similari. Qualcuno potrebbe avere da ridire sull’ utilizzo di queste piattaforme. Ma aldilà delle considerazioni di ordine morale, rimangono strumenti con un enorme potenziale nell’ ottica di fare tantissimi soldi in pochissimo tempo. E, se è vero che con i soldi non ti puoi poi ricomprare la dignità che hai “perso” denudandoti, puoi comunque comprare tutto il resto ( villa con piscina compresa ) e scusate se è poco..

Anche la ragazza 6 può comunque guadagnare con internet. Ma lo può fare esattamente come riusciva a guadagnare la ragazza 6 dell’ era pre internet: cioè svolgendo un’ attività che non ha a che fare con la propria immagine, perché quel tipo di successo rimane esclusivo appannaggio delle belle vere. Così come la storia d’ amore ( o d’ammmore ) con il maschio alfa di successo. Per tutte le altre, c’è Gino il ragioniere.

I Gini sono quelli che come fidanzata si prendono una 6, o una 5, o anche una 4. Ma poi di nascosto sganciano il cash ( come direbbe la nostra Diva del Tubo ) in favore della ragazza 8 e 9 che sta su Onlyfans, su Instagram, su Reddit, e via dicendo. La ragazza 6 rimane economicamente poverella nella maggior parte dei casi con un lavoro ordinario e insoddisfacente. Però hei… cià il fidanzato! Vive accanto a Gino, il “bravo ragazzo” serio e posato che di notte diventa un onanista. OH YEAH.

Beh raga non so voi… ma io preferirei i dollari, i diamanti e le borse di pelle. Lo ammetto.

Il problema è che la ragazza 6 non è né carne né pesce. Non è brutta o bruttissima ma non è neanche bella. Non è il genere di donna che sceglieresti per “mandare avanti lo spettacolo”, perché nell’ intrattenere devi distinguerti, e “sulla scena” ci si distingue in due modi: se sei bellissima o se sei un mostro. Il mondo però i mostri li preferisce solo al maschile ( almeno fisicamente ) statene pur certi. Quindi se siete una donna bruttissima, il mondo semplicemente vi rifiuterà. E a quel punto ( se siete donne intelligenti e creative ) farete della vostra “mostruosità” una sublime forma d’ arte, ribaltando così la situazione e ottenendo ancora più seguito della classica belloccia che a parte il viso e le tette non ha molti altri contenuti.

La ragazza 6 invece è nella “norma”, E’ QUESTO IL PROBLEMA. Non si distingue perché NON LA VEDI. Oggi tutto ciò che non è “estremo”, in un senso o in un altro, non suscita interesse, di conseguenza non produce seguito. E il seguito sul web – così come fuori dal web – è la chiave per guadagnare.

Oltre a tutto ciò, la ragazza 6 non riesce a rassegnarsi alla sua condizione di persona che “per un pelo”, per qualche millimetro di naso di troppo o per qualche millimetro di mento di meno, non si è ritrovata tra le fortunate dal 7 in su a cui sembra tutto dovuto, compresa la ricchezza facile, rapida e inaspettata. La ragazza 6 vive come in un limbo, in cui ti immagini quello che vorresti essere ma dove devi fare in conti CON CIO’ CHE SEI. E quel “ciò che sei”, ti impedisce di superare QUELL’ UNICO GRADINO dopo il quale puoi ambire a tutti i tuoi desideri ( la realizzazione economica, artistica e lavorativa e la relazione d’ amore – e non di solo sesso – con il chad dei tuoi sogni proibiti ).

Ecco raghi, sta tutta qui l’ incazzatura di una 6/6  e mezzo. QUELL’ UNICO punto che manca. E che avrebbe cambiato tutto.

Ovviamente, se siete come me un caso “atipico”, cioè una sei che si fa notare sempre e comunque suo malgrado semplicemente per quello che fa, dice, esprime, e che nessuno si scorda facilmente, allora tutto questo discorso non vale. Ma io sono un caso atipico, appunto. Probabilmente unico. In realtà non capirò mai perché in chi mi vede desto tanta curiosità e tanto interesse, è una domanda per cui probabilmente non troverò mai una risposta.

Ma una cosa credo di potervela consigliare: ABBIATE LA FACCIA DA CULO. A quel punto non conta che la vostra faccia sia anatomicamente simile a quella di milioni di altre foto di identità di tutto il mondo. NON SIATE BRAVE RAGAZZE. Comunque risulterete UNICHE. Se volete ottenere qualcosa fare la brava non serve a un cazzo, fidatevi. Soprattutto se esteticamente non superate il 6 e mezzo. E io oggi posso dire che non cambierei mai la mia vita, la mia faccia, il mio essere, la mia persona, con una bellissima da 9 che su Insta ha 30 milioni di followers mostrando le sue tette boombastiche e il suo nasino perfetto ( e che spesso e volentieri è l’ opera di un ottimo chirurgo ).

Ok Ok.. magari la megavilla non l’ avremo mai e manco la borsa di Gucci. Però almeno ci faremo di quelle risate.. il che non guasta mai. Soprattutto in un mondo di zombie che seguono modelli stereotipati per poi ritrovarsi a chiedere il risarcimento danni per aver creduto a una finta iniziativa di beneficienza. O per aver inviato soldi a una modella che in realtà non esiste perché è solo una creazione virtuale.

 

E’ proprio vero. Ride bene chi ride ultimo.

2 Risposte a “Lo strano caso delle “ragazze 6””

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