Vuoi conoscere davvero qualcuno? LITIGACI!

Golem, il saggio ex utente di punta del forum “lettere al direttore” ( il sito “censuratorio” di cui sono solita commentare i contenuti in questo blog ) ha spesso affermato che una persona la si conosce DAVVERO solo se ci si litiga. Alla luce di quella che è la mia esperienza con l’essere umano, sopratutto negli ultimi tre anni ( e non solo con alcuni forumisti ) non posso che condividere in pieno questo assunto “golemiano”. Ho dovuto infatti prendere atto che le prime volte che si interagisce con qualcuno è quasi impossibile capire realmente di che tipo di persona si tratti, sopratutto se il soggetto “non si sbilancia”, non si espone più di tanto al confronto/scontro e si mantiene astutamente in quella “linea grigia” che gli consente sempre, alla fine, di ricevere dall’ altro il beneficio del dubbio. Siccome però io e Golem siamo tremendi, e nelle cose ci piace indagare FINO IN FONDO, ci siamo un pò “divertiti” a provocare deliberatamente alcuni users ( o meglio, a favorire deliberatamente una “battaglia virtuale” nella quale fare emergere la vera natura di tutti i contendenti in quel momento in ballo ), perchè sia io che lui avevamo bisogno di comprendere meglio determinati aspetti di coloro con cui in quel momento avevamo a che fare. Così sono emerse cose che a volte ci hanno fatto addirittura accapponare la pelle, e per quanto mi riguarda devo dire che questa esperienza è stata molto istruttiva sul piano esistenziale, mi ha aiutata a individuare meglio – anche nella vita reale – quelle dinamiche e quei meccanismi che portano le persone a comportarsi in un modo piuttosto che in un altro. L’ idea che mi sono fatta è che probabilmente nello scontro acceso emergono gli aspetti più arcaici e atavici di ognuno di noi, quindi il nostro lato più vero, e a quel punto continuare a “barare” ( atteggiandosi a Pie donne o a “buoni sammaritani” ) diventa impossibile. Per chi ci sta di fronte quindi a quel punto capire chi siamo è automatico. In queste situazioni emerge inoltre l’ attitudine che ognuno di noi ha nel gestire ciò che lo mette più o meno in crisi, rivelando in tal modo eventuali insicurezze e debolezze che sono indice di egoismo e immaturità. L’ aver assistito a certe diatribe e al comportamento di certuni che ne hanno preso parte, ha fatto sì che mi rendessi conto che la maturità e l’ equilibrio di una persona non dipendono dalle cose a cui generalmente si da più credito per valutarla ( l’ età “avanzata”, lo status sociale e la professione svolta, il grado di cultura accademica, la “rispettabilità”, ecc… ). Se deciderete anche voi che state leggendo di addentrarvi in quel mondo “borghese” di cui io ho conosciuto anche gli aspetti più “tragici”, forse anche voi ( proprio come è successo a me ) ne rimarreste sconvolti…

Un saluto estivo, dalla vostra affezionatissima.

6 Risposte a “Vuoi conoscere davvero qualcuno? LITIGACI!”

  1. Ciao Maria, sono abbastanza d’accordo con te, anche se occorre fare i dovuti distinguo. Pensare di litigare sul serio con uno sconosciuto su un forum a me fa venire un po’ da ridere; mancano completamente i presupposti: interesse verso l’altro, affetto, aspettative. Io riesco a litigare solo, e molto spesso, con le persone a cui tengo davvero e che quindi conosco giá approfonditamente.

  2. Ciao Suzanne. Il tuo discorso non fa una piega. Eppure, come hai constatato tu stessa, i forum sono terreno fertile per gli scontri accesi, su Lad ne abbiamo avuto una clamorosa prova. Questo perchè probabilmente gli utenti che vi partecipano ne hanno un concetto distorto da quello che una persona equilibrata e proiettata verso la REALTA’ dovrebbe averne. Del resto se le cose stanno come dice Golem ( e come penso anch’ io ) e cioè che molti utenti che presenziano su questi forum ci vengono per costruirsi un’ identità che nella vita vera vorrebbero ma che non possono avere, è facile intuire che una discussione nella quale non si concordi con in proprio interlocutore e nella quale si sollevano forti obiezioni, può facilmente degenerare. Questo perchè interviene il fattore emotivo ad alterare e falsare la percezione che si ha di quello che l’ altro ci scrive nel risponderci. Ad esempio, prima che tu facessi il tuo esordio in quel forum, tra le molte polemiche che ho involontariamente causato con il mio “personaggio”, ebbi anche una lite feroce con l’ utente Kid per questioni personali disgiunte dai temi trattati nel sito. Successe che io risposi a una sua ripetuta e sottesa provocazione alimentata da affermazioni sulle donne emancipate italiane e quarantenni, affermazioni chiaramente rivolte alla sottoscritta per i toni e i contenuti che egli utilizzava nei suoi commenti. Il tutto era nato per un suo desiderio di vendetta generato da un torto che lui presumeva gli avessi fatto. Al che, alla mia reazione, lui rispose ferocemente, cercando di distruggere la mia immagine pubblica e scadendo ripetutamente nel personale. Ora, mettiamo anche che Kid in quel caso possa aver avuto le sue “ragioni” –
    perlomeno dal suo punto di vista – per rispondere in quella maniera. Ma capisci anche tu che preoccuparsi di ciò che qualcuno scrive su di te, oltretutto in maniera “asettica”, senza riportare dettagli privati rilevanti, e in un forum dove ti presenti in forma anonima e intervieni con un nick di fantasia, significa avere qualche “problema”. Gli spazi virtuali di confronto dovrebbero essere mezzi che facilitano la comunicazione tra gli individui, e invece a conti fatti finiscono solo per falsarla ed esasperarla perchè anche in questi “luoghi” ( proprio come nella vita reale ) l’ atavico bisogno di “apparire” surclassa l’ esigenza di “essere”. Il primo è di carattere emotivo e infantile, il secondo rappresenta uno stadio evolutivo della fase adulta. Chiaro che non tutti – a dispetto dell’ età – hanno ancora raggiunto quest’ ultima tappa. Ed è successo quello che si è visto. Se però da una parte questi episodi sono spiacevoli e sono l’ indice di una mancata o incompleta conoscenza dell’ altro, servono anche a “illuminarci” sulle caratteristiche che costituiscono la natura autentica dei soggetti con cui abbiamo a che fare, e a squarciare il velo su quegli aspetti che l’ altra persona in questo caso difficilmente vuole ammettere ( nel caso di Kid, che fosse un maschilista e un moralista con tendenze “violente”. Nel caso di Rossana, che fosse una persona falsa invidiosa e rancorosa dietro la sua maschera di dispensatrice di bontà e saggezza ). In pratica il litigio ( sia nel reale che nel virtuale ) porta alla luce quelle dinamiche che ci permettono, come dicevo, di “catalogare” e decifrare certi meccanismi del comportamento umano, incasellandoli poi in una sorta di bagaglio “mnemonico” a cui attingere informazioni e cognizioni preziose quando ci ritorneranno utili per un qualsivoglia motivo.
    Se ti capita di scontrarti con qualcuno, presta molta attenzione alle sue reazioni, ai metodi e agli “argomenti” che utilizza per contrastarti, se cerca o meno di sminuirti. Quello è un punto cruciale che ti farà capire veramente “di che pasta” è fatta l’ altra persona aldilà di qualsiasi “convenevole” possa eventualmente frapporre per difendere le sue motivazioni.

  3. Confermo che Golem era un personaggio della “punta” di LaD. Infatti stava sulla punta del cazzo a molti. Non certo per le sue qualita’ assiomatiche di professore (mai documentate) ma per il vistoso e gracchiante commento sulle lettere altrui. Insieme a Maria Grazia, Golem ha realizzato una sinergia che ha consentito loro di essere odiati e maledetti ad oltranza. Per loro ovviamente si tratta di “motivi di studio” e a me viene in mente che entrambi quanto a studio hanno mostrato di essere due “somaritani”. Nel caso il presente commento vi faccia incazzare, anche io sto svolgendo uno studio sulle creature della rete, quindi per par condicio non contestatemi.

  4. Non ti contesto, Ogi. Non ho interesse alcuno a scornarmi con chi è palese che vuole solo provocare e flammare. Sinceramente, avrei trovato molto più interessante l’ intervento di altri utenti, ma probabilmente il blog deve ancora crescere per poter essere individuato da un più vasto target. O forse molti si trovano beatamente in panciolle sotto l’ ombrellone a sorseggiare un mojito e non hanno ne il tempo ne la voglia di intervenire. Tu non sei in quella condizione, è evidente. Ma battibeccare con te solo per fornirti un passatempo non mi va, scusami. Ciao.

  5. Ma come? Quando scrivevi i tuoi commenti nelle mie lettere non perdevi tempo ? E quando creavi i tuoi post per ridere del grande Itto Ogami non avevi di meglio da fare ? Non ero provocatorio allora? Io non voglio solo provocare, io voglio proprio sfondarti i coglioni … E davvero mi spiace che oltre a me non ti risponda nessuno, ma e’ chiaro che zero rimane il livello di interesse del pubblico per questo sito.

  6. ” Io non voglio solo provocare, io voglio proprio sfondarti i coglioni … ”

    Itto, questo si è capito. E i motivi sono noti… se ti turbo così tanto ci sarà una ragione… Chi ti è indifferente non ti da tanto fastidio.

    ” E davvero mi spiace che oltre a me non ti risponda nessuno, ma e’ chiaro che zero rimane il livello di interesse del pubblico per questo sito.”

    Io confido che il sito venga letto da sempre più persone, ovvio. Ma se devono rispondermi solo ominidi non pensanti o svampite da guinness dei primati ( come quelli che scrivono su Lad ) mi “accontento” volentieri delle risposte di Meta, Golem e Suzanne. Le tue invece servono a mantenere vivo il mio sistema linfatico ( facendomi fare delle gran risate ) e il mio sistema endocrino ( facendomi fare delle gran cagate ).
    Ciao Itto buona giornata. E buona trombata ( è un augurio ovviamente ).

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