Le femministe temono la redpill? Facciamo chiarezza

 

L’ ultimo delirante articolo pubblicato nel blog del redpillatore si intitola “Perchè le femministe odiano la redpill”, è stato scritto da uno degli utenti abituali di quel sito e, come spesso accade per i contenuti del redpillatore, contiene un sacco di inesattezze. Ho postato una mia risposta sotto l’ articolo in questione, risposta che naturalmente non è stata pubblicata, il che dimostra ancora una volta l’ incapacità di costoro di confrontarsi in modo maturo con le donne, in particolare con quelle che hanno qualcosa da dire. Sarà quindi vero che tutti i loro insuccessi con il genere femminile dipendono unicamente dal fatto che madre natura non è stata magnanima con loro, non dotandoli di un aspetto piacente ( questo è il leitmotiv più frequente delle lagne dei cosiddetti redpillati ) ? O forse piuttosto si tratta del loro atteggiamento?  Chi lo sa….

Io stessa sono un’ esteta, per cui non sono mai stata una che trascura l’ importanza che un aspetto fisico gradevole ha nell’ approccio. Non ho mai fatto discorsi sciocchi del tipo “conta solo quel che abbiamo dentro” e altre menate per ragazzini ingenui o impiegati e casalinghe sognanti. Ma devo dire che un’estetica non proprio al top potrebbe comunque essere compensata da una  buona capacità di interagire col prossimo, e questo vale sopratutto per un uomo, nel quale si tende molto meno a dare importanza al suo aspetto esteriore, come invece accade per noi donne. Al di là di queste divagazioni, in quest’ ultimo articolo pubblicato nel sito n. 1 dei redpillati emerge in maniera plateale sia nel post che nei commenti tutta la frustrazione di questi personaggi, i quali – ben lontani dall’ essere quegli individui compiuti, risolti e consapevoli che amano descriversi – appaiono qui in tutta la loro miseria. L’ insoddisfazione per i risultati disattesi con le donne ( che loro tanto dicono di disprezzare e di ignorare ) viene fuori chiaramente nel loro dipingere l’ altro sesso come massimo rappresentante dell’ inettitudine umana, quindi, detta in soldoni, è inutile che continuino a tentare di darcela a bere con la storiella che loro stanno benissimo senza di noi mentre noi stiamo malissimo senza di loro. Perchè a conti fatti, qui sembrerebbe proprio il contrario. 

Qui di seguito vi posto il commento che avevo scritto sotto a quell’ articolo e che mi è stato censurato. La verità è scomoda, e lo è anche per i redpillati a quanto pare.

Risposta di Maria Grazia:

” Il mio commento sicuramente non verrà pubblicato ( perchè sono una donna, e perchè ho degli argomenti ) ma lo scrivo lo stesso. Tralasciando le puttanate incommensurabili che ho letto in alcuni interventi sotto questo articolo, e secondo cui noi donne avremmo assolutamente bisogno di un uomo perchè: deboli, stupide, incapaci di cavarsela da sole, completamente dipendenti dall’ approvazione altrui, ecc.. ( tutte caratteristiche che io – single da tempo immemore e perfettamente in grado di stare da sola – ho sempre invece riscontrato negli uomini in cui mi sono imbattuta ), vorrei chiarire al nostro Alex alcuni punti.

Alex dice: “perché la redpill è pericolosa per le femministe ? Perché, ideologicamente e socialmente, ha un potenziale deflagrante enorme.”

Risposta: ehh no caro drugo ti sbagli. Le cosiddette femministe sono già loro redpillate, e la redpill la applicano già da anni. Parlo ovviamente di femministe vere, non di quelle di comodo. E comunque no, la redpill – almeno per il momento – non ha alcun potenziale deflagrante nella società perchè le persone ( e in particolare gli uomini comuni ) VOGLIONO rimanere blupillati. Ne è una prova il larghissimo consenso che hanno ottenuto le disposizioni folli emanate dal nostro governo negli ultimi due anni.

E ancora: “Quindi per un uomo medio che venga continuamente snobbato, sia sessualmente che socialmente, non è più necessario corteggiare, offrire cene, zerbinare, sposarsi, fare il morto di figa, mantenere prole e moglie anche dopo il divorzio, in ordine sparso. Basta rivolgersi al sesso a pagamento, oppure impegnarsi in relazioni a breve termine che implichino il minore sforzo possibile.”

L’ uomo medio già ricorre a queste soluzioni ( ricordo che l’ Italia è il paese al top in classifica per numero di puttanieri ), ma evidentemente non gli bastano se continua ad avere tante frustrazioni, e i commenti pieni di odio e di livore che ogni giorno leggiamo qui ne sono la prova. Quindi, se la redpill consiste in questi stratagemmi, direi che ha già fallito in partenza.

“Per gli uomini ad alto LMS, invece, una società ad alto tasso femminista mette in pericolo gli asset conquistati. Sposare una tipa che senza difficoltà, da un momento all’altro, può toglierti i risultati di sacrifici di anni, e con sigillo di legge, è il caso più frequente che mi viene in mente.”

Stai descrivendo la tipica società patriarcale, non quella femminista. In una società REALMENTE FEMMINISTA ogni donna lavora ed è autonoma e non dipende economicamente dagli uomini. Nessun uomo in realtà vuole una società simile perchè dentro di lui sa benissimo che a quel punto non avrebbe più il potere che il maschio ha ora sulla femmina, cioè un potere dettato dalla condizione economica maschile che è da sempre migliore di quella della donna media.

“Pensate se la stellina media dei social iniziasse a rimanere priva di like, morti di figa, deferenza filofemminista da simp. Forse inizierebbe a farsi qualche domanda.”

Tutto quello che farebbe una donna normale è prenderne atto, e poi dedicarsi serenamente ad altro. La vita di una persona equilibrata ( uomo o donna che sia ) non dipende certo dai likes sui social. Poi si sa, ci sono anche coloro che hanno disturbi della personalità ( narcisismo patologico et similia ) ma questa è un’ altra storia.

“Se l’uomo si rifiuta di fare da servetto di corte e donatore di seme nella grande processione verso il suprematismo femminile, lo si obbliga di nuovo a rientrare nei ranghi.”

Nessuno può obbligare nessun altro a fare nulla. Se uno fa il servetto è perchè LO VUOLE fare. La verità è che a tanti uomini fino adesso gli andava bene di fare gli zerbini di mogli e fidanzate perchè da questa situazione traevano essi stessi dei vantaggi ( che fosse anche solo il famoso quieto vivere ). Invece, per essere individui veramente liberi ci vogliono I COGLIONI, ci vuole il saper dire NO, ed essere disposti a rinunciare certe cose ( in questo caso la presenza della fidanzata o della moglie rompipalle e l’ approvazione sociale ).

Io come donna, ho PAGATO CARE la mia libertà, la mia indipendenza, la mia intelligenza, il mio sapermela cavare da sola. Certe persone ( uomini medi e donne mediocri ) erano letteralmente imbestialite per la mia felicità, che mi sono costruita attraverso la consapevolezza. Tanto imbestialiti e imbestialite da arrivare a molestarmi. Eh no, non ho aspettato il principe azzurro. Il mio percorso l’ ho fatto da sola. Quando avrei avuto bisogno di qualcuno accanto, ERO SEMPRE DA SOLA E HO COMBATTUTO DA SOLA. E di solito quando un uomo nasava le mie capacità se la dava a gambe perchè una donna in gamba, una “lottatrice”, fa paura, non ispira il famoso senso di protezione di cui voi redpillati spesso parlate, richiamandovi ai “bei tempi andati quando le ragazze erano tanto obbedienti buone e care”.

Io non sono mai stata a favore delle attuali leggi sul divorzio, e sono schifata e nauseata da tutto quello che leggo puntualmente su questo blog, da come veniamo dipinte noi donne di oggi. Che abbiamo la sola colpa di non voler sottostare a stupide regole sociali che si sono rivelate tossiche per entrambi i generi e che, a differenza delle nostre madri e delle nostre nonne, non vogliamo che la conferma del nostro valore dipenda da quello che dicono gli altri.

Vi saluto, frustrati.

P.S. Un vero redpillato non è frustrato come lo siete voi, perchè è FELICE. Riflettete su questo.”

Credo che quanto ho espresso nella mia risposta rispecchi il pensiero e la situazione di tante altre donne odierne, che hanno imparato a fare benissimo a meno dei cosiddetti “uomini”, e preferiscono concentrarsi solo sui VERI UOMINI ( cioè quelli che non temono il confronto e non vivono di preconcetti ). E anche, naturalmente, su se stesse e i propri obiettivi. 

E a qualcuno ovviamente non va giù. 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.