Perchè l’ anticonformismo in una donna fa tanta paura?

 

Prosegue il mio viaggio nel sito del redpillatore, e anche questo articolo ha attirato la mia attenzione:

https://www.ilredpillatore.org/2018/11/come-capire-se-una-donna-ha-avuto-molti-uomini.html

Com’era prevedibile, l’ articolo ha ricevuto gli apprezzamenti unanimi dei frequentatori maschili del sito e le critiche delle pochissime donne partecipanti, che a detta loro erano lì per studiare le dinamiche umane. Come la sottoscritta del resto, single ben felice di esserlo ( vedendo anche la fine che hanno fatto la maggior parte delle mie coetanee accoppiate ), tutt’ altro che alla disperata ricerca di un maschio qualsiasi perchè ormai scaduta come lo yogurt inacidito ( come il redpillatore ama dipingere quelle della mia età ). Preferisco dedicarmi prevalentemente ai miei impegni lavorativi e alle mie due grandi passioni: musica e viaggi.

Certo, è anche vero che nonostante le mie 47 primavere sono ancora una gran gnocca ( modestamente ) e non ho problemi a rimediare uomini ancora piacenti, ma questa è un’ altra storia. 

Ma andiamo oltre.

Nel post vengono elencati una serie di requisiti che una donna dovrebbe avere per risultare una potenziale compagna a lungo termine per un uomo. In testa a tutto, il fatto che abbia avuto un numero molto esiguo di esperienze sessuali.

Noi “ragazze” nate negli anni 70 e che siamo cresciute con madri che si sono sposate vergini, molte delle quali – compresa la mia – sono state PESSIME MOGLI E PESSIME MADRI – ben sappiamo che arrivare illibate ( o quasi ) all’ altare, non è garanzia di alcunchè dal punto di vista di un menage familiare felice. Lo stesso vale per altre scelte più o meno conformiste che una donna può fare relativamente ad altri ambiti dell’ esistenza. Pensiamo ad esempio al campo lavorativo o a quello dei rapporti sociali.

Sappiamo altresì che esistono relazioni assolutamente riuscite e armoniose tra un uomo e una donna che ha avuto molti precedenti partners sessuali. Questo perché la vita è un percorso a fasi e, contrariamente a quanto asserisce il redpillatore, una stessa persona non rimane la stessa in tutte gli step della vita, la sua interiorità e i suoi valori sono in divenire, specialmente se fa un serio percorso di crescita personale. E il valore intrinseco di una persona in un determinato momento, di certo non dipende da un suo precedente e datato vissuto erotico, che rappresenta soltanto uno dei tanti aspetti del cammino esistenziale di un individuo e che, come tutti gli altri fattori, contribuisce alla formazione della sua personalità adulta. Questo vale per l’ uomo come per la donna. Quindi è irrealistico ( oltre che anacronistico ) pensare che una donna possa sviluppare una personalità pienamente autonoma ( e quindi adatta a rapporti maturi ed equilibrati ) reprimendo i propri impulsi per rispondere a un diktat di stampo patriarcale.

Chiarito questo, perché ancora oggi la donna che fa scelte di vita considerate tuttora “non convenzionali”, crea tanto sgomento?

La prima risposta che mi viene in mente, fra tutte, è che una donna/persona così percorre sentieri sconosciuti ai più nel suo ambito esperenziale. E come ben si sa, si tende a temere ciò che non si conosce, si tende ad averne paura. Un po’ per ignoranza, e un po’ per condizionamenti culturali, di cui è intriso appunto anche il blog del redpillatore.

La realtà pratica è che invece nessuno di noi è chiamato a ripetere in maniera dogmatica un modello di vita in cui non ci riconosciamo e che non contribuisce veramente alla nostra crescita. Il che non vuol dire necessariamente dover essere sessualmente promiscui. Vuol dire solo che, se per qualcuno o qualcuna la scelta della castità è idonea alla sua evoluzione, alla sua indole e alla sua personale esperienza, per qualcun altro/a può non esserlo, nell’ ottica di diventare ADULTI a 360 gradi. Il che significa essere adatti sia a vivere in coppia che da soli.

Ne consegue che NESSUNO ha il diritto di bollarvi come deprecabili e inaffidabili se siete donne che hanno avuto molte esperienze sessuali, perché quello era semplicemente il VOSTRO percorso, l’ esperienza terrena che DOVEVATE fare per arrivare ad essere ciò che siete oggi.

A questo punto sta a voi capire cosa volete o non volete veramente, e se una relazione fissa fa veramente al vostro caso. Qualora desideraste essere amate, senza che questo rappresenti per voi un’ ossessione compulsiva ma solo la speranza di stare con una persona che sia per voi un VALORE AGGIUNTO rispetto alla vostra vita, allora vuol dire che il percorso che avete fatto finora E’ VALSO LA PENA e non avete nulla da recriminarvi, qualunque sia il numero di “banane prese”, come il nostro redpillatore molto elegantemente si preme di sottolineare.

Credo che il mio pensiero, e cioè che l’ uomo fissato con il passato sessuale di una donna sia intrappolato in una morsa di patologica insicurezza che lo porta a sentirsi inadeguato in un ipotetico confronto con altri uomini che lui immagina “più belli e più prestanti”, sia un pensiero condiviso anche da psicologi e psichiatri di elevato spessore professionale.

Il problema quindi non è la donna libera ed emancipata ( anche sessualmente ) ma l’uomo schiavo delle proprie elucubrazioni mentali legate a retaggi limitanti.

Auguro perciò a tutti buona emancipazione. Maschi o femmine che siano.

 

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