La Cazzosello involontaria – teoria redpill rivisitata

 

In questo articolo vi illustro la tesi – da me elaborata – della donna cosiddetta “cazzosello involontaria”.

Ma partiamo dal principio. Chi è innanzitutto la “cazzosello”? Secondo l’ ormai nota teoria della redpill , è una donna che durante gli anni di maggior fertilità ( quelli che indicativamente vanno dai 20 ai 35 ) ha preso molte “banane”, cioè ha avuto molti rapporti sessuali con uomini diversi. Uomini che, sempre secondo la redpill theory, sono quasi sempre molto avvenenti, molto più attraenti di queste donne con cui vanno. La spiegazione di ciò starebbe nel fatto che queste donne sono esteticamente nella norma ( niente di che ) o addirittura mediocri dal punto di vista fisico, e cercano nel “figo” una qualche forma di riscatto, sperando che il belloccio di turno si metta con loro in una relazione stabile. Speranza che, come ci spiega il redpillatore, viene però puntualmente delusa in quanto gli standard del maschio figo sono molto più elevati in questo senso. Secondo i redpillatori, se codeste donne abbassassero le loro pretese, troverebbero finalmente “l’ uomo giusto”, quello che fa per loro, e sarebbero molto più felici.

Allo stesso tempo però gli stessi  single-non-per-scelta ( i cosiddetti incel ) affermano che mal si adatterebbero a stare con qualcuna che a loro non piace, anche se loro magari sono brutti. Quindi non si capisce perché debba farlo una donna.

Sempre secondo la redpill, noi donne – tutte nessuna esclusa – dovremmo sentirci delle privilegiate in quanto possiamo usufruire del sesso con estrema facilità. Il che è anche vero. Solo che se ci si limita a questa considerazione, si trascura un aspetto importante che è insito proprio nella GENETICA BIOLOGICA della donna, e cioè che a noi il sesso NON INTERESSA COME INTERESSA AD UN UOMO, NON NE AVVERTIAMO LO STESSO BISOGNO; avvertiamo semmai fortemente il bisogno di avere una relazione stabile con un maschio che reputiamo interessante ( ipergamia ) e di conseguenza, quelle di noi che non raggiungono questo obiettivo ( relazione fissa con maschio-figo ) si sentono alla stessa maniera, ne più ne meno, del maschio incel-sfigato che non riesce a fare sesso. Capisco che per un incel possa sembrare ingiusto e iniquo, ma questo è. E non serve a molto affermare che noi donne non abbiamo lo stesso diritto a lamentarci che ha il maschio incel. La frustrazione della cazzosellata involontaria ha radici genetiche, non ideologiche, esattamente come quella del maschio-incel.

Ora, qual è il problema dell’ essere una donna cazzosellata, specie se over 40? Il “problema” è che il sesso ludico, per quanto piacevole, era ed è solo un diversivo, un surrogato a ciò che è la felicità per una donna ( la relazione di cui sopra con maschio chad  ). Ne consegue che molte, pur di non rassegnarsi a una vita in completa solitudine, una vita da suora laica, o peggio a un rapporto di convenienza con un maschio beta e omega che non le attrae, accettano questa condizione ( la condizione di donna-cazzosello ) ben sapendo che non è ciò a cui avrebbero aspirato se avessero avuto maggiori possibilità con l’ altro sesso, cioè se fossero state esteticamente più avvenenti.

Si perché tutte le stronzate sul modo di fare, di essere, sul carattere e sui valori morali sono, appunto, stronzate. Nello sceglierti, l’ unica cosa a cui gli uomini attraenti badano è se tu sei abbastanza attraente secondo quelle che sono le loro aspettative nel merito ( che poi in realtà ci guardano anche gli uomini bruttini ). Cioè se da questo punto di vista ti ritengono alla loro altezza. E pazienza se poi, caratterialmente, hai la stessa sensibilità di Ted Bundy o di Charles Manson.

Ergo, se siete bruttine e finora vi hanno detto che siete sole perché non avete ancora trovato l’ uomo giusto, vi stanno dicendo una cazzata megagalattica. L’ unica ragione per cui siete sole, è che gli uomini che vi piacciono non vi ritengono alla loro altezza nella prospettiva di una relazione stabile, e preferiscono tuttalpiù tenervi come sborratoio per i loro periodi di magra, quando cioè non riescono ad accedere alle donne a cui sono davvero interessati.  La cazzosello in questo caso è una cazzosello INVOLONTARIA, perché in realtà non desidera fare quella vita, condurre l’ esistenza della svuotapalle. Ma è costretta a scendere a quel compromesso, come dicevo prima, pur di non privarsi di qualche piccola, risicata gioia.

A questo punto il maschio beta e omega ( che di solito rientra nella categoria incel ) obbietta che la donna può facilmente uscire da quella condizione ripiegando su uno di loro, cioè su qualcuno che di norma a queste donne non piace. Che poi anche lì è da vedere perché, stando a quanto affermano questi uomini incel, per loro arrivare a 35/45/50 anni e prendersi una cazzosellata stagionata non è proprio il massimo. Loro vorrebbe la donna giovane, bella e quasi-vergine. Capito?

Quindi, se noi donne siamo state usate come sborratoio ( anche inconsapevolmente, con qualcuno che ci aveva illuso alla grande ) una volta scaricate non possiamo manco pensare di essere un bocconcino prelibato agli occhi del Fantozzi della situazione.

In pratica la donna poco attraente si trova stretta tra tre fuochi:

  • da una parte quello della frustrazione per i rifiuti ricevuti
  • dall’altra quello dell’invidia per la vita che la circonda ( le donne belle che hanno felici relazioni ) e che lei non potrà mai sperimentare
  • da un’altra ancora quello della vergogna di essere bollata come puttana.

Tutto ciò, se sommato a ferite emotive pregresse, traumi infantili, disturbi psicologici, può avere conseguenze disastrose.

Non saprei esattamente cosa consigliare alle donne che si trovano in questa situazione, se non:

  1. Evitare assolutamente di inzerbinarsi per il belloccio di turno. Meglio qualche scopata in meno che perdere la dignità
  2. Preferire la singletudine se l’ unica alternativa è ripiegare su una persona che non ci piace pur di avere una relazione stabile. Coltivare invece hobby, passioni e una sana autostima
  3. Diventare impermeabili ai giudizi altrui. Qualcuno dirà che il vostro vissuto è deplorevole. In realtà lo fa perché vi invidia, invidia la vostra libertà. Voi non avete colpe particolari, se non quella di aver seguito il vostro istinto ( come prevede la natura ) ed esservi affrancate da una società che vi voleva conformate e omologate, al solo scopo di preservarne le sue logiche patriarcali opprimenti e stantìe.
  4. Sopperire alla solitudine con attività particolari, interessanti, riempitive, con situazioni che vi fanno evadere dalla solita banale routine. In parallelo studiare psicologia e apprendere le tecniche per difendersi da narcisisti e manipolatori in qualunque contesto ( sentimentale, lavorativo, familiare ).
  5. Se ne avete la possibilità economica, ricorrete ad interventi chirurgici correttivi ( come per esempio la rinoplastica ). Migliorerà enormemente la fiducia in voi stesse perché vi libererà da complessi autosabotanti. E di conseguenza migliorerà la vostra vita sociale e relazionale.

Non siete donne da poco, anzi. Siete delle eroine, delle guerriere, persone non mediocri in un mondo devastato dall’ appiattimento e dalla mediocrità. Quindi siate fiere. Andate avanti con serenità nella vostra vita evitando gli errori del passato.

Un salutone autunnale dalla vostra affezionatissima.

 

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